Proteggere il luogo in cui viviamo noi e la nostra famiglia é a dir poco importante. Purtroppo, in Italia, furti, aggressioni e attività criminose in genere, ai danni della proprietà privata, sono all’ordine del giorno. Siamo al sesto posto in Europa con numeri che si aggirano ogni anno intorno ai 250.000 furti o tentativi di furto denunciati. Negli ultimi 10 anni i furti in casa sono stati ben 10 milioni. Ecco perché l’importanza di un impianto di videosorveglianza per la protezione della casa e della famiglia. Fare installare un impianto di videosorveglianza potrebbe non essere alla portata finanziaria di tutti ma ora, grazie al bonus videosorveglianza, arriva un aiuto per mettere in sicurezza l’abitazione. Ecco spiegato di cosa si tratta, chi ne ha diritto e come fare ad ottenerlo.
Che cos’é il bonus videosorveglianza?
Il precedente bonus, del 2010, era dedicato ai titolare di piccole e medie imprese, mentre quello introdotto con la Legge di Stabilità del 2016 (articolo 1, comma 982, legge 208/2015) ha previsto questa agevolazione fiscale “al fine di favorire la sicurezza dei cittadini e prevenire attività criminali”. Si tratta del riconoscimento alle persone fisiche, ovvero non alle attività ma solo ai privati, di un credito che verrà predisposto annualmente sotto forma di detrazione IRPEF del 50% per le spese sostenute dai cittadini per l’acquisto di sistemi di videosorveglianza. L’importo verrà detratto in 10 rate di uguale importo dall’importo IRPEF dovuto ogni anno. Del bonus ci si può avvalere anche per la stipulazione di contratti con agenzie di vigilanza. Inizialmente il Governo aveva bloccato questo bonus senza possibilità da proroga ma é stato invece prorogato prima delle dimissioni del Governo Renzi per almeno per tutto il 2018. Quest’anno, quindi, sarà possibile richiedere la detrazione fiscale per i lavori eseguiti entro il 31 Dicembre 2017.
Chi ha diritto al bonus videosorveglianza?
Il bonus di videosorveglianza viene riconosciuto ad ogni privato cittadino che installi un impianto di allarme. L’impianto deve essere installato da un professionista del settore che deve essere pagato a mezzo bonifico bancario. Questo é un passo fondamentale, al momento della compilazione del bonifico, infatti, oltre ai dati anagrafici di chi effettua il pagamento (che sarà la persona titolata a chiedere la detrazione fiscale) bisognerà riportare nella causale il riferimento normativo, ovvero la Legge che prevede la detrazione. Anche chi é in affitto, ovvero non é proprietario dell’immobile nel quale vengono eseguiti i lavori, può usufruire della detrazione del 50%.
Come si richiede il bonus videosorveglianza?
Al momento della Dichiarazione dei Redditi bisogna presentare la fattura del lavoro e la ricevuta del pagamento, oltre ai dati catastali dell’immobile nel quale i lavori sono stati eseguiti. Conservate quindi tutti i documenti relativi ai lavori svolti che potrebbero anche esservi richiesti in un momento successivo. Chi non é proprietario dell’immobile dovrà allegare alla documentazione il contratto di locazione e avere l’autorizzazione ad eseguire il lavoro da parte del locatore.
Quali lavori rientrano nella detrazione fiscale del bonus sorveglianza?
Nel bonus di videosorveglianza non rientra solo il lavoro di installazione puro e semplice dell’impianto di allarme ma anche altri lavori che rientrano nell’ambito della sicurezza domestica. Tra questi la sostituzione o installazione di cancelli e serrature, il montaggio di porte blindate, di inferriate a porte e finestre e di tapparelle con sistema di bloccaggio, l’installazione di nuove saracinesche e, infine, le perizie e i costi per il sopralluogo in fase di progettazione e installazione dell’impianto antifurto. Inoltre, anche i contratti per la vigilanza notturna o simili rientrano nell’agevolazione fiscale. Se vi avvalete di un sistema di assistenza H24 di videosorveglianza remota per la quale pagate delle rate mensili potrete fare rientrare queste spesa nella richiesta di detrazione.
Se ne può usufruire anche per immobili ad uso promiscuo casa/ufficio?
Chi é lavoratore autonomo ed ha come sede di lavoro la propria abitazione potrà comunque richiedere la detrazione fiscale ma avrà diritto a richiederla solo per il 50% dei costi sostenuti.
Cosa succede se sono stati più lavori nel corso dell’anno?
Se avete fatto più lavori per la messa in sicurezza della vostra abitazione nel corso dell’anno, in fase di compilazione del 730 dovrete presentare le fatture dei lavori tutte insieme. In caso contrario verrà ritenuta valida solo l’ultima documentazione presentata e i costi dei lavori sostenuti in precedenza andranno perduti.
Di che cifre si tratta?
Per il bonus videosorveglianza é stata messa a disposizione dal Governo, nell’ambito del pacchetto sicurezza, la cifra di 2,6 milioni di euro. L’Agenzia delle Entrate comunicherà, entro la fine di Marzo, la percentuale dell’agevolazione calcolata in rapporto ai soldi stanziati e all’ammontare complessivo delle richieste. Insomma, una volte finite le risorse finirà anche il riconoscimento del bonus.
Non é ancora stato precisato il limite di spesa oltre il quale non é possibile avere accesso al bonus videosorveglianza.
In conclusione il procedimento per richiedere questa detrazione fiscale é abbastanza semplice e lineare, l’importante é conservare tutta la documentazione e presentarla al momento della compilazione del 730. E ricordate, la persona che paga i lavori (chi fa il bonifico) deve essere la persona che richiede la detrazione fiscale. Se, ad esempio, non avete reddito e non dovete compilare il 730 non potrete richiedere la detrazione. Ad ogni modo, questa detrazione fiscale, insieme ad altre messe in campo, sembra essere una cosa positiva nella tutela del cittadino e della proprietà privata e permetterà a molte persone di dormire sonni più tranquilli.