Codifica e doppia frequenza negli antifurto: cosa sono?

frequenza
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Quando ci si appresta ad acquistare un antifurto, è assolutamente normale e scontato chiedersi il suo funzionamento e le caratteristiche dei suoi componenti. Soprattutto se non siamo troppo esperti, ci può capitare di porci delle domande e anche qualche dubbio. Per questa ragione, oggi brevemente cercheremo di rendere più chiaro a chiunque ci legga cosa è la codifica e cosa la doppia frequenza. Entrambi sono aspetti importanti all’interno di un kit antifurto.

Quando parliamo di codifica, intendiamo un codice di sicurezza dell’impianto in grado di garantire una trasmissione pulita e univoca. Ciò significa che più lungo è il codice, minore è la possibilità di duplicarlo. Questo rende il sistema più sicuro da eventuali attacchi da parte di malintenzionati.

Per parlare, invece, di doppia frequenza, dobbiamo prima di tutto parlare dei sensori. I sensori comunicano via radio con la centralina attraverso un “canale”, allo stesso modo accade, per esempio, per la TV. In Europa, la legge impone che la frequenza radio utilizzata per gli allarmi possa essere o la 433Mhz o la 868Mhz o entrambe. Il problema si pone quando la frequenza usata viene disturbata da un malintenzionato. In questo caso, il sistema può essere annientato e, quindi, il sensore scatta ma la centralina non riceve il segnale.

La doppia frequenza, facendo in modo che la comunicazione radio avvenga su due bande diverse e distanti fra loro, garantisce una migliore affidabilità e sicurezza della trasmissione/ricezione dei segnali. Qualora una delle due bande di frequenze venisse disturbata, l’informazione arriverebbe ugualmente alla centrale. Questo perché, se una delle due frequenze viene disturbata, c’è sempre l’altra ad assicurare la trasmissione delle informazioni.

Inoltre i sistemi di buona qualità, per una maggiore affidabilità e sicurezza, sono in grado di avvisare tempestivamente se è in atto un eventuale tentativo di manomissione anche di una sola delle frequenze radio. Parliamo di una funzione chiamata antijamming.

Per queste ragioni, un sistema monofrequenza, anche se utilizza una codifica di alta qualità e a parità di altre caratteristiche, è sempre meno sicuro di un sistema a doppia frequenza.


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