Sistema d’antifurto economico ma efficace

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Generalmente, quando ci si appresta ad acquistare un sistema di antifurto per proteggere la propria abitazione, si tende a considerazione primariamente il prezzo, trascurando altri fattori che in realtà sono indispensabili per il corretto funzionamento dell’impianto, come ad esempio la tecnologia ed il materiale impiegati per la realizzazione. Oggigiorno in commercio si possono trovare prodotti economici ed al contempo di buona qualità, ma è importante prestare molta attenzione perché non di rado un costo troppo basso è sinonimo di scarsa efficacia.

Per sciogliere ogni dubbio su questo tema, è fondamentale dire che fra i più diffusi impianti di sicurezza per uso domestico sussistono tre tipologie/fasce di prezzo: i sistemi di antifurto economici, quelli di fascia media e quelli professionali. Come è ovvio un po’ per tutti, ad oggi fare distinzioni fra apparecchi made in China e quelli made in Italy risulta abbastanza superfluo oltre che inutile, in quanto la maggior parte delle apparecchiature che costituiscono gli impianti di allarme provengono dalla Cina, anche quelli delle marche più note e diffuse. Per tale motivo è molto meglio conoscere la qualità dei materiali adoperati e non la provenienza delle case produttrici.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, in linea di massima il 30% della spesa per l’acquisto di un impianto di antifurto è da destinare alla centrale, che rappresenta il componente più importante di tutto il sistema. Il costo delle centrali più economiche si aggira intorno a 300 euro, sino ad arrivare a 700 euro per l’acquisto di quelle più professionali.

Importanti anche la dotazione dei sensori volumetrici, che possono essere installati sia dentro che fuori la casa: sono disponibili sia nella versione via cavo (sistema filare) che in quella via radio (wireless, senza fili). Il prezzo di un sensore volumetrico da ambiente interno e di qualità media è di 80 euro (i sensori volumetrici da esterno hanno un costo più alto poiché hanno delle protezioni contro le intemperie). Per capire la qualità di questi sensori bisogna fare attenzione ai falsi allarmi, perché quando sono frequenti e immotivati potrebbe trattarsi di prodotti di scarsa qualità.

I contatti magnetici sono utili ed economici, vanno montati sui serramenti della casa per far scattare l’allarme quando si verifica un’apertura indesiderata (generalmente vengono abbinati ai sensori anti scasso, volti alla rilevazione degli urti); il loro prezzo va da 10 a 40 euro.

Le telecamere per la videosorveglianza sono dispositivi accessori che vanno acquistati verificando il grado di luminosità, l’ottica e la funzione di gestione e comando a distanza. Il costo varia in base alle funzioni e alla tecnologia impiegata (da 200 a 1000 euro circa).

Per ciò che concerne l’attivazione e la disattivazione dell’impianto d’antifurto entrano in gioco il telecomando e la chiave elettronica (il loro prezzo è di 70 euro circa).

Di solito la spesa più alta per l’acquisto di un sistema è quella destinata all’installazione, poiché molto dipende dalla complessità dell’impianto stesso (il costo sale per i sistemi via cavo). Per poter risparmiare senza rinunciare alla qualità, in commercio vengono proposti i kit di allarme wireless, facili da installare senza l’ausilio di operatori specializzati.


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