Troppo spesso, oggigiorno, ci ritroviamo di fronte alla tv o sui tg online a fare i conto con notizie di cronaca in cui ladri o vandali si introducono nelle abitazioni, dai piccoli appartamenti in condominio alle grandi ville isolate, facendo razzie di oggetti di valore, danni all’arredamento o addirittura del male alle persone che trovano all’interno. Pertanto, per proteggere la propria casa e l’incolumità chi vi risiede, è consigliabile dotarsi di sistemi di sicurezza, siano essi attivi o passivi. Attraverso questo articolo ci soffermeremo su quelli passivi, analizzando nel dettaglio caratteristiche e funzioni di tali sistemi per la protezione della casa.
Si definiscono dispositivi passivi tutti gli impianti meccanici detti di anti-intrusione, come per esempio le grate alle finestre, i blocca tapparella, le porte blindate, i cancelli antifurto alle finestre e porte a vetri, caratterizzate da maglie di tondini in acciaio con una funzione anti-scasso, saldati fra loro e fissati al muro dall’esterno grazie a dei tasselli a muro e chimici. La dotazione di tali apparecchi risulta molto efficace, in quanto fungono da deterrenti anti-intrusione rappresentando delle vere e proprie barriere fisiche. Un sistema siffatto, pertanto, favorirà non poco la tutela dell’ambiente domestico, soprattutto nelle aree non dotate di persiane, situazione spesso frequente al piano terra o nelle stanze da giorno.
Tali apparecchi, dunque, sono buoni deterrenti, non in tutti i casi però, la loro presenza è sufficiente per far desistere un ladro. Trapani, trivelli a batteria, cric e grimaldelli sono oramai capaci di forzare i sistemi passivi, e se non riescono subito è soltanto questione di tempo. Il livello di sicurezza di un sistema passivo riguarda la classe di resistenza, comunemente usata per le porte blindate ma non solo, indicata con un valore da 1 a 6 che si riferisce alle diverse tipologie di assalto a cui un dispositivo è in grado di resistere. Vediamo di analizzare nel dettaglio le classi di resistenza (WK 1 – 6):
Classe 1: un ladro occasionale prova a forzare il portone o la finestra con il solo utilizzo della forza (dando per esempio calci, spallate, scoperchiando ecc.).
Classe 2: un ladro occasionale prova a forzare la porta d’ingresso o la finestra chiusa a chiave con l’ausilio di strumenti semplici, come per esempio un cacciaviti o le tenaglie.
Classe 3: un ladro prova forzare la porta o la finestra chiusa a chiave tramite l’uso di un secondo cacciavite e un piede di porco.
Classe 4: un ladro esperto usa anche seghe e attrezzi a percussione, come ad esempio martelli, accette, scalpelli e trapani a batteria.
Classe 5: un ladro esperto usa anche strumenti elettrici, come per esempio trapani, lame dentate e rettificatori con diametro del disco di 125 millimetri.
Classe 6: un ladro esperto usa anche strumenti elettrici con potenza superiore, come ad esempio seghe, trapani e rettificatori ad angolo con diametro del disco di 250 millimetri.
Infine, è bene sottolineare che un alto livello di sicurezza si può raggiungere dotandosi di sistemi di sicurezza passivi insieme a quelli attivi, come gli allarmi antifurto, le telecamere di videosorveglianza, i sensori perimetrali e tutte le tecnologie che vi ruotano attorno.